Sembra quasi che Gasperini non
aspettasse altro.

[credits:gianlucadimarzio.com]
Le dichiarazioni rilasciate dal tecnico
del Genoa il venerdì precedente la sfida con l'Inter a La
Repubblica, evidenziano chiaramente un sentimento di rivalsa, un
tentativo di rivincita dopo la parentesi neroazzurra.
Gian Piero Gasperini arriva all'Inter
il 24 Giugno 2011 per poi esordire sulla panchina il 6 Agosto dello
stesso anno nella sconfitta per 2-1 rimediata in Super Coppa Italiana
ad opera del Milan.
Il 21 Settembre seguente viene
esonerato dopo aver perso per 3-1, sul campo del Novara, la gara
valida per la quarta giornata del campionato di serie A.
Durante il tempo trascorso tra la firma
e il sollevamento dall'incarico da parte della società, Gasperini
ottiene quattro sconfitte e un pareggio tra Campionato, Coppa Italia
e Champions League, diventando l'unico allenatore della storia
dell'Inter a non aver vinto nessuna partita ufficiale sulla panchina
neroazzurra.
Quella che si respirava in quel periodo
era un aria di poca fiducia da parte di tutto l'ambiente Inter nei
confronti del tecnico di Grugliasco.
La sua idea di calcio è, infatti,
completamente diversa da quella che aveva dato incredibili certezze
al club milanese nei due anni precedenti sotto la guida dello Special
One.
La colpa dell'attuale tecnico del
Genoa, il quale durante la sua carriera ha dimostrato di essere un
più che valido allenatore, è quella di aver spazzato via in
pochissimo tempo tutto quello che di grande aveva costruito Josè
Mourinho, ecco perché, molto probabilmente, aldilà dei risultati
deludenti, l'Inter ha deciso di concedergli così poco tempo.
Portare idee nuove, sia nella tattica
che nella mentalità, ci può stare ma non in soli due mesi e
soprattutto non dopo il fantastico 2010 dell'Inter.
L'intervista di ieri rilasciata davanti
ai microfoni de La Repubblica, comunque, non lascia troppo spazio
alle interpretazioni, Gasperini attacca l'Inter, dalla società ai
giocatori fino ai tifosi affermando che: “Per i nerazzurri la
svolta c'è stata con Calciopoli che aveva annientato la Juventus,
altrimenti l'Inter avrebbe continuato a non vincere”.
Si
tratta, quindi, di affermazioni a dir poco incaute, da rilasciare
alla vigilia del match che vedrà il impegnato il suo Genoa proprio
contro l'Inter.
Perché
se da una parte è vero che il club di Corso Vittorio Emanuele ha
deluso le aspettative negli ultimi anni, è anche vero che, dopo una
prima parte di campionato non propriamente all'altezza, i ragazzi di
Mazzarri hanno voglia di riscattarsi, come dichiarato poco fa da
Ricky Alvarez.
C'è
bisogno, dunque, di una svolta e chissà che questa svolta non arrivi
proprio nella partita contro il club ligure, dettata anche dalle
parole del suo tecnico che possono scaturire sentimenti di orgoglio e
rinascita.
L'Inter
si ritrova, quindi, a poter sfruttare una grande possibilità: quella
di rispondere sul campo alle provocazioni, quella di portare a casa
una grande prestazione annientando non solo il Genoa ma anche le
dichiarazioni del suo tecnico, permettendo così all'attesissima
svolta di arrivare sul serio e, sull'onda di questo entusiasmo,
tornare finalmente a vincere per chiudere definitivamente il capitolo
Calciopoli e dimostrare una volta per tutte il proprio valore.

[credits:www.lastampa.it]
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